A causa dei mutamenti sociali economici e culturali le città sono chiamate a modificarsi e a ripensare gli spazi al proprio interno, quelli che noi chiamiamo “vuoti urbani”, le aree abbandonate e dismesse, in base a nuovi principi e a nuove logiche di sviluppo. Ogni luogo ha una sua vocazione, una sua capacità di racconto, una sua storia e attraverso questa valorizzazione immateriale si forma la visione del progetto. Da questo punto di vista i “vuoti urbani” si offrono come opportunità per ripensare le funzioni del territorio sviluppando nuove sinergie tra pubblico e privato. E’ indispensabile migliorare la qualità della vita nella città, innovare e incrementare i servizi in uno stretto rapporto di riqualificazione del territorio, ma non vogliamo che queste siano solo parole scritte o raccontate, che poco poi hanno a che vedere con le soluzioni architettoniche realizzate.