Secondo la classica connotazione di ufficio, lo Studio Legale privato di Lecco avrebbe dovuto essere suddiviso regolarmente, diventando così asettico e privo di spazi emozionali; al contrario, lo studio Associato Brusa Pasquè ha visto in questo progetto la possibilità di esprimere al meglio un’architettura più “organica” che andasse a valorizzare l’immobile ed il contesto in cui è inserito nella sua completezza. “Quel ramo del lago di Como…”. Nasce così la scelta di usare forme fluide e sinuose, toni raffinati ed eterei come quelli del bianco e tagli di luce che ne seguono enfatizzando i dettagli prospettici. All’interno dello studio si susseguono linee curve, a creare un corridoio di collegamento tra uffici molto ampi, il tutto a richiamare la morfologia del lago e del contesto urbano in cui lo studio è inserito. La scelta di arredi d’autore e di un’illuminazione ricercata fanno sì che l’intero luogo acquisisca una forte identità comunicativa: lampade come la “parentesi” prodotta da Flos, quasi sculture luminose, assieme alle lampade prodotte da FG Interior, esaltano il concetto di morbidezza e tecnologia che circonda l’intero luogo.

L’ingresso con porta centrale è stato sviluppato per fondere in sé sicurezza ed estetica, dando vita ad una bussola in vetro caratterizzata da vetri curvi a tutta altezza di forte impatto scenografico. Tema portante del progetto rimane comunque la sicurezza, contestualizzata in modo poco invasivo, attraverso l’utilizzo di un piccolo lettore digitale posto all’interno del filtro di ingresso e attraverso lo studio di una cancellata che sigilla l’intero spazio. I limiti progettuali precedentemente ereditati vengono riqualificati come punti di forza: l’utilizzo di serramenti fissi in alcuni punti dà vita all’ufficio principale dello Studio legale ed aiuta a creare una serra nell’intercapedine di questo spazio trasparente, con l’utilizzo di un filtro di vetro ulteriore, circondando l’intero spazio e sfruttandone il microclima, in modo da favorire le piante grasse al suo interno.